Appartenente alle Fabaceae (già incluso nelle Mimosaceae), nome dedicato al naturalista fiorentino il nobile F. degli Albizzi, che la introdusse che per primo in Europa nel 1740 da Costantinopoli.
Comprende 50 specie tra alberi e arbusti tutti originari dell'Asia, Australia e dell'Africa tropicale; simile all'Acacia si diversifica solo per gli stami riuniti alla base; le foglie decidue composte sono formate da molte coppie di foglioline, i fiori di vario genere a volte simili a quelli delle mimose, profumati, in spighe o a forma di piumino, hanno colori che vanno dal bianco al giallo al rosato, e si possono ammirare da luglio a settembre.
Le arboree raggiungono l'altezza di 4/10 metri. Alcune specie vengono vendute come piante ornamentali, tra le più diffuse ricordiamo l'Albizia julibrissin nota come Acacia di Costantinopoli o Gaggia arborea coltivata nel Nord Italia; l'Albizia lophanta di origine australiana viene coltivata anche nel Sud Italia ed infine l'Albizia anthelmintica originaria dell'Africa, e l'Albizia lebbeck (L.) Benth., dalle foglie composite, formate da 4-9 paia di foglioline, lunghe fino a 30 cm, i fiori sono generalmente grandi e profumati, simili a quelli delle mimose, color giallo-crema, originarie del Nord Africa.
Sono tutte piante semirustiche che sopportano discretamente anche ambienti inquinati e/o salmastri e si adattano bene all'arredo urbano di viali, parchi e giardini. Altre specie asiatiche hanno discreta importanza nell'economia locale, soprattutto in India, per la produzione di gomma, come l'Albizia procera, l'Albizia amara e l'Albizia fastigata.